Se il condominio diventasse un museo?

 

Sono tanti gli edifici serviti da scale monumentali, con androni progettati da grandi architetti o terrazze panoramiche e suggestive. Palazzi a volte con scarsa manutenzione a causa delle difficoltà economiche di chi vi abita e che avrebbero grandi potenzialità.

A Torino, uno stabile un tempo borghese e ricco di fascino, stava cadendo a pezzi senza prospettiva di rinascita. E’ nata così l’idea di farne un luogo di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la partecipazione. In via della Fucina 16 è stato realizzato di fatto il primo esperimento internazionale di condominio-museo, frutto della creatività di Brice Coniglio, artista poliedrico della scena torinese. Assieme a Kaninchen-Haus, un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove progetti culturali urbani, hanno dato vita a viadellafucina16, un piccolo museo sperimentale.

E’ un palazzo di fine ottocento che nell’ultimo trentennio ha subito un processo di forte degrado – ha spiegato ad Artribune Brice Coniglio – da lì l’idea di una call internazionale chiedendo agli artisti di venire ad abitare qua, scrivere un progetto lasciando la possibilità che venisse modificato nel tempo grazie al dialogo con gli abitanti. Hanno risposto 442 artisti e la call è diventata virale“.

In questi ultimi mesi, l’edificio ha visto esposte opere di artisti noti e meno noti. Michelangelo Pistoletto si è così entusiasmato che ha donato una sua opera, inserita nella collezione permanente del Condominio-Museo.

L’idea che diverte gli abitanti è diventare essi stessi una giuria. I progetti, infatti, vengono presentati da un comitato e poi approvati per votazione dagli stessi inquilini. L’iniziativa ha incontrato così tanto successo di pubblico e critica da diventare un format esportabile. La Compagnia di San Paolo, cheFARE, Nesta Italia, Social Fare e Itinerari Paralleli hanno deciso di bandire una gara chiamata “Open Lab“, con l’obiettivo di individuare nuovi condomìni o stabili nei quali possa essere replicato il progetto di Condominio-Museo.

Il primo bando scadrà domani, 21 gennaio 2020, ma presto ne verranno predisposti altri finalizzati a reperire candidature proprio al centro Italia e Roma potrebbe fare la parte del leone, essendo dotata di migliaia di splendidi condomini che hanno bisogno di ritrovare la loro vitalità.

Il condominio, punto di intersezione tra dominio pubblico e privato, si apre alla pratica artistica come fattore di rigenerazione estetica, sociale e culturale – si legge sul sito di Kanichen House – divenendo così un luogo simbolico attraverso cui la comunità rappresenta se stessa, così come un tempo i palazzi signorili, decorati dagli artisti, rappresentavano il prestigio delle singole casate.

 

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