Sono sempre di più gli ascensori che stanno raggiungendo la fine del loro ciclo di vita. Gli edifici costruiti negli anni ’60, a Roma moltissimi, erano dotati di impianti robusti ed efficienti che però oggi non sono più conformi alle esigenze moderne e alle normative. Troppe volte la cabina, le funi, il motore e le altre componenti subiscono guasti che non conviene riparare.
Si sta dunque procedendo alla sostituzione di numerosi ascensori e l’evento costituisce l’occasione per prolungarne la corsa, magari fino alle cantine o ai garage dove in origine si arrivava solo con le scale. Si pone però il problema della fossa ascensore che deve rispettare determinate normative soprattutto per la sua profondità e dimensione. Una norma del 2015, Il Dpr n. 8, ha modificato alcuni articoli della precedente legge (la 162/99 sulla progettazione e installazione di ascensori) e ha recepito alcune disposizioni europee per le quali l’Italia era in ritardo.
Oltre ad una serie di innovazioni di cui non ci occupiamo in questa sede, la modifica principale introdotta dalla nuova normativa riguarda una procedura ben definita per l’autorizzazione agli ascensori con fosse e testate di dimensioni ridotte. Ad oggi, non vi era un iter definito per la concessione di una fossa ridotta e ci si basava su una semplice lettera di indirizzo del Ministero dello Sviluppo Economico. Più volte, però, si sono creati disguidi ed errate interpretazioni. Ecco, allora, che la nuova disciplina prevede la competenza degli Organismi Notificati per quanto riguarda impianti da installare in edifici esistenti. Diverso è il discorso per edifici nuovi, caso raro, che resta in capo al Ministero.
Pertanto l’Organismo Notificato rilascerà al cliente una certificazione. In tale documento si attesta la situazione dell’edificio che non consente la realizzazione di una fossa di dimensioni prescritte e si dichiara, allo stesso tempo, che le soluzioni alternative sono conformi ed evitano rischi di schiacciamento per il personale o altri pericoli generali.
Dunque, se nel condominio ricorrono impedimenti per allungare la corsa dell’ascensore causati da strutture di fondazione, solette, travi o vincoli di natura geologica, occorre provare a seguire la procedura in deroga con l’assistenza di un Organismo Notificato.
Fossa ascensori: le deroghe ammesse